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Economia, 1Talento Di Pensiero

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Il pensiero 'sulla' natura, profitto del pensiero individuale.

Il pensiero 'sulla' natura, profitto del pensiero individuale. - Difensore della salute

"Il pensiero di natura", profitto del pensiero individuale.


 

"Allattandomi, mia madre mi ha fatto venir voglia di raccogliere soddisfazione anche da altri".

Tratto da "Il pensiero di natura" - Giacomo B.Contri / SIC Edizioni 2006 p.54 Nota 22

 

Max Liebermann, "Beer garden in Munchen".
 

 

Investimento oppure debito I pesi, volendo, si spostano

Investimento oppure debito        I pesi, volendo, si spostano - Difensore della salute

 

Investimento, oppure debito. I pesi volendo si spostano. 

Nella foto Pablo Picasso apprende un passo di danza dalla moglie. Inventore del cubismo e della rappresentabilità in pittura delle diverse posizioni di corpi in movimento, Picasso sperimentò su di sè lo spostamento dei pesi che consente il passo nella danza.

 

  

 

Investimento oppure debito è uno dei "basic" di ogni politica aziendale (e personale), a buon diritto confluito in Economia. La scienza economica infatti, fin dalla sua nascita che è relativamente recente, ha saputo di volta in volta selezionare il percorso più profittevole per il successo a partire da un pensiero individuale che arrivava a soddisfazione. 

In altri termini, Economia si è fatta scienza grazie all'apporto dei suoi lavoratori migliori : un caso abbastanza singolare quindi di co-operativa con profitto su ricchezza pre-esistente e non su povertà. Ciò che consente tuttora alla scienza economica di capitalizzare ed immediatamente re-investire il surplus negli ambiti scientifici più disparati con successo ulteriore e senza dispersioni. 

Freud stesso raccolse negli ultimi anni della sua prodigiosa carriera personale e professionale i promettenti vagìti di una neonata scienza tutta da coltivare1. 

Nel suo recente interessante articolo su Le Monde2 Thomas Piketty, professore presso PSE – Paris School of Economics (o EEP - Ecole d'economie de Paris), affronta il tema della profittabilità nella differenza di posti fra partners che in Economia risulta vincente ma che i Paesi, europei ed extraeuropei stentano a riconoscere nelle loro scelte politiche. Ben supportato da numeri e grafici, Piketty si permette di osservare il "costo" con cui U.S.A. e Germania, pur capaci di un soddisfacente indice di produttività3 che li pone tuttora ai vertici delle Nazioni maggiormente sviluppate, devono correggere al ribasso la loro ricchezza interna. 

In queste Nazioni infatti la politica del lavoro è più tecnica che economica, cioè non tiene conto delle variabili "culturali" che influenzano la produttività individuale frenandola o favorendola, con la conseguenza che un maggior numero di ore-lavoro per persona è necessario per produrre lo stesso risultato. 

Come dire che una persona che ha poco tempo a disposizione per sè si avvicina gradualmente al mero esecutore sebbene tecnicamente competente, ma con minor produttività anche a livello nazionale. 

Piketty attribuisce specificamente la debolezza di una crescita economica nazionale ad una "offerta educativa e culturale" scarsa, o peggio ancora "pilotata" dall'esterno, che finisce per tradursi soltanto in un "costo", politico e sociale, e non suscita invece "investimenti" orientati come si sa al profitto. 

Ho trovato nell'esposizione del prof. Piketty un interessante collegamento alla difficoltà con cui un bambino normale, ma assediato dalle richieste dell'adulto e senza avere il tempo di elaborare la "sua" capacità di risposta e dunque di lavoro, rischia di avviarsi alla psicopatologia... 

Potrebbe allora ritenere conveniente lavorare per recuperare quel "suo" pensiero economico così precoce e produttivo che, dal buio fetale ed in scarsità di nutrimento, lo ha orientato alla soddisfazione della nascita.

 

Marina Bilotta, Cernusco SN – 9 gennaio 2017

 

1S.Freud, "La questione economica del masochismo" 1924 – OSF Vol.10 B.Boringhieri

2Thomas Piketty, "De la productivitè en France et en Allemagne", Le Monde 5 gennaio 2017, @pikettylemonde on Twitter

3Piketty indica il rapporto fra Prodotto Interno Lordo / PIL e numero di ore complessivamente lavorate nel Paese, eventualmente riferito anche al numero di lavoratori impiegati, come valido indicatore della produttività nazionale.

"L'adolescente" non (si) risparmia

"L'adolescente" non (si) risparmia - Difensore della salute

 

"L'adolescente" non (si) risparmia. 

Giulio Monteverdi(1) e "Il Colombo giovinetto".

<"L'adolescente" (1875) e' un celebre romanzo di Fedor Dostoevski sulla incapacita' di superare l'adolescenza>

 

 

Monteverdi e l'intuizione vantaggiosa di uno scultore che scava nel successo di un uomo recuperando l'accadere dell'adulto, dal bambino che lo precede.

Ecco dunque un giovane Cristoforo Colombo2, pensoso senza malinconia, ed inconsapevole - sembra - di una propria sana sensualità, autonomia e determinazione di pensiero che lo rendono attraente allontanando però ombre, ingordigie.

Che cosa c'è infatti di più lontano dalla patologia psichica se non la capacità solo umana di intavolare un progetto, che normalmente chiamiamo "lavoro", e che raccoglie dall'infanzia un desiderio difficile ma non per questo meno valoroso, per immaginarlo realizzabile nell'età e nel mondo attraente dell'adulto ?

Un mondo fatto di regole sì, ma anche di "potere" che già lo rende mondo allargato ed universo.

Potere di muoversi, potere di allearsi e di far fruttare alleanze positive, potere di costruire qualcosa che da bambini doveva fermarsi al gioco.

Potere di usare la realtà con una competenza più adeguata, quella per cui da bambino doveva chiedere aiuto all'adulto da cui non poteva che dipendere, pur con gratitudine se l'adulto lo meritava.

Che cosa c'è dunque più di questo "accadere" dell'adulto - sembra soppesare il giovane Cristoforo Colombo di Monteverdi - che lascia scivolar via l'adolescenza come un abito troppo lungo, troppo lento, troppo costoso, troppo "troppo"... ??

E già passa ad investire proficuamente in studi, in discipline, in nuovi abbracci che non siano più soltanto gioco.

"Il Colombo giovinetto" è il bello della realtà, che non è eternO.

                                                                                                                                                                                   Marina Bilotta, agosto 2016

 

1Giulio Monteverdi, scultore e politico (Bistagno 1837 – Roma 1917). "Il Colombo giovinetto" è una statua in marmo del 1870 e si trova nel Castello De Albertis a Genova.

2Cristoforo Colombo (Genova 1451 – Valladolid 1506), esploratore e navigatore italiano, fu marinaio fin da giovane. Cittadino della Repubblica di Genova e successivamente suddito del Regno di Castiglia, maturò l'idea dell'esistenza di una terra oltreoceano che lo portò, dopo vicissitudini ed un viaggio avventuroso, a raggiungere il 12 ottobre 1492 la odierna San Salvador.

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  • 05/03/2021
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