“Benfatto…!”

Un successo inedito.

 Illustrazione di Stefano Frassetto[1] per TutorSalus.net

 

 

 

“… ‘Sa, dottore, che oggi è l’ultima volta che sono qui?’

…Lei confessa che nulla la manda in collera più di sentire che qualcuno crede che la scena sul lago sia frutto della sua immaginazione. Dora mi era stata a sentire senza contraddirmi, come faceva di solito. Sembrava commossa; col tono più amabile, si congedò facendomi i più calorosi auguri di buon anno e… non ritornò più.

Il padre, che venne a trovarmi qualche altra volta, mi assicurò che sarebbe ritornata e che essa manifestamente desiderava continuare la cura. Ma il padre non era mai del tutto sincero. Fin quando aveva sperato che le mie chiacchiere avrebbero convinto Dora che tra lui e la signora K. non c’era altro che una buona amicizia, egli era stato favorevole al trattamento; ma quando aveva visto che fra le mie intenzioni non figurava questo proposito, il suo interesse per la cura era assai diminuito. Io sapevo che Dora non sarebbe ritornata…

Sarei riuscito a trattenere la ragazza se avessi sostenuto una parte ? Se avessi esagerato il valore che annettevo al suo ritorno ? Non so.

…Nonostante tutto l’interesse teorico, tutto il desiderio professionale di soccorrere il malato, io mi dico che ogni influenza psichica deve avere dei limiti e rispetto come tali anche la volontà e l’acume del paziente.

…La cura psicoanalitica non crea la traslazione, essa la scopre solamente, così come tutti gli altri processi psichici nascosti… Nella psicoanalisi – e ciò per la differenza dei fattori su cui si basa – tutti gli impulsi, anche quelli ostili, vengono risvegliati ed utilizzati dall’analisi col renderli coscienti, ed in tal modo la traslazione viene continuamente annullata…

Solo quindici mesi dopo la fine del trattamento e la stesura di questa mia relazione potei avere notizie dello stato di Dora e quindi dell’esito della cura. Il primo aprile… ella si ripresentò da me per completare la sua storia e per chiedere nuovamente il mio aiuto; ma mi bastò guardarla in volto per capire che questa richiesta non andava presa sul serio…

Sono passati anni da quella visita. Dora si è sposata, e precisamente – se non m’ingannano tutti gli indizi – con il giovane di cui si parlava nelle associazioni all’inizio dell’analisi del secondo sogno… così questo secondo sogno preannunciava dunque che si sarebbe staccata dal padre restituendosi alla vita.”[2]

 

                                          Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 11 luglio 2020

 

[1] Stefano Frassetto è nato a Torino nel 1968. Dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Torino, ha iniziato come vignettista e disegnatore per alcuni giornali locali. A metà anni novanta ha cominciato a pubblicare anche in Francia, prima col mensile ‘Le Réverbère’ e in seguito col quotidiano ‘Libération’ : passato a sviluppare l’attività di fumettista col personaggio di Ippo per ‘Il Giornalino’ e poi la striscia ‘35MQ’ per il quotidiano svizzero ‘20 Minuti’, con l’anno 2000 fa il suo esordio su ‘La Stampa’ come ritrattista per le pagine culturali e per l’inserto ‘Tuttolibri’, poi per il settimanale culturale ‘Origami’. Oggi è anche ritrattista e illustratore presso il quotidiano svizzero ‘Le Temps’.

[2] “Il Caso di Dora. Frammento di un’analisi d’isteria”, Sigmund Freud (1901) Edizione integrale di riferimento – Bollati Boringhieri 2014, Citaz. da p.179 a p.196.