Un paziente di successo[1].

 

Treni in partenza, Stazione Centrale di Milano.

 

 

 

Non facilmente un romanziere – e persino di indubbio successo come Agatha Christie[2] – riesce a liberarsi, attraverso la sola puntuale immedesimazione benchè eccellentemente scritta, del pensiero di qualcuno con cui vi siano irrisolti conflitti. Come mai ?

‘The mistery of the Blue Train’[3] è un racconto di Agatha Christie, interessante fin dal titolo che si rende infatti crocevia di due differenti interpretazioni, la più proficua delle quali poteva persino  riguardare la stessa autrice : ma invano, come infatti si leggerà.

‘The Blue Train’ era anzitutto il romantico e lussuoso ‘Treno della Costa Azzurra’ che, scendendo da Calais passava anche da Parigi : nella lingua inglese, però, ‘blue’ non è solo un colore ma anche un affetto da gelosia atroce ed insoddisfatta senza soluzione.

A questo affetto irrisolto l’investigatore Hercule Poirot, creato dalla fantasia di Agatha Christie, ascrive la maggior parte dei crimini, persino seriali anche quando compiuti da una donna : dunque il romantico ‘The Blue Train’[4] è – solo per i lettori di lingua inglese – anche il treno della ‘melencholia’, che nulla arriva a distrarre perfino da propositi omicida.

Nel testo però l’autrice si lascia scivolare nel pericoloso piacere vendicativo della vittima, che il genere del romanzo evidentemente le consentiva ma che la realtà non premia, in quanto la vendetta sposta, letteralmente, la vittima nel medesimo posto già occupato dal persecutore : il racconto originale, pertanto, non convince per gli improbabili colpi di scena. Si può aggiungere che Agatha Christie non tentò mai, nella sua vita, di avvicinare il lavoro analitico di cui pure qualcosa sapeva.

Sorprende allora che proprio in una traduzione cinematografica[5] - talvolta criticata quando la brevità indispensabile trascura pieghe complesse di un romanzo – si dia riscontro invece ad un brillante quanto risolutivo orientamento che fa di qualcuno - magari persino impegnato in un lavoro analitico - un uomo, o una donna di successo, giunto al traguardo cioè senza il fiato corto della insofferenza e della fretta : quale invece Agatha Christie non fu, sebbene scrittrice seguitissima.

Disconoscere la gelosia ferale di quella ‘melencholia’ a cui la psicologia di massa - o di gruppo - sottomette, in favore di una difesa che esclude l’omicidio ma usa la sanzione[6], è in effetti una capacità laica, niente affatto ‘naturale’ né spontanea.

Ecco perchè arrivare a concludere il proprio pensiero[7] prima di aver concluso la vita, è il talento indiscutibile di chi può essere ritenuto un paziente di successo.

Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 11 febbraio 2022

 

[1] Trovo ben formulato il parere della Dott. Maria Delia Contri, psicoanalista intervenuta lo scorso 15 gennaio 2022 al Simposio ‘Amore’, proposto da Giacomo B. Contri, presidente dell’Associazione ‘Studium Cartello – Il lavoro psicoanalitico’ di Milano : la psicoanalista ha segnalato quel ‘notevole passaggio al Diritto’ che è ‘vera Fede nel legame sociale’ e traguardo ‘di ogni analisi dichiarata’.  

[2] Agatha Christie (1890-1976) fu una scrittrice britannica, tuttora molto apprezzata e tradotta. Fu anche contemporanea di Sigmund Freud, le cui opere furono pubblicate in lingua inglese grazie a ‘Hogarth Press’, di proprietà di Leonard e Virginia Woolf.

[3] Il racconto, pubblicato da Agatha Christie nel 1928, precede di alcuni anni la pubblicazione del celeberrimo ‘Murder on the Orient Express’, pubblicato nel 1934, e che svolge una trama apparentemente più limpida.

[4] Partito per la prima volta nel 1922 da Calais, sul versante francese del Canale della Manica, il lussuoso e romantico ‘Train bleu’ attraversò la ‘Costa Azzurra’ per più di cinquant’anni, passando da Parigi e fino a Sanremo in Italia.

[5] ‘The Mystery of the Blue Train’, regia di Hettie Mc Donald (2005)

[6] ‘Il difensore della salute. Una categoria e le sue varietà professionali (psicoanalisi e altre)’- Docum. pubblico Dott. Giacomo B. Contri 25 marzo 2013 ai sensi della legge 14 gennaio 2013 n.4

[7] “…Sono dunque tre i miei capitoli conclusivi : Diritto, Scienza, Fede.”, cit. : ‘Tre capitoli’, Contributo di Giacomo B. Contri 7 gennaio 2022 al Simposio ‘Amore’ per ‘Studium Cartello – Il lavoro psicoanalitico’.