Quel salotto portatile che è il pensiero.

"Ordine Contrordine Disordine. La ragione dopo Freud"[1], di Maria Delia Contri

 


 

Quando ho preso in mano per la prima volta il bel libro di Maria Delia Contri, "Ordine Contrordine Disordine. La ragione dopo Freud", l'illustrazione di copertina ha suscitato tutta la mia attenzione, arrivando a farmi sorridere di piacere.

Perchè in quei pochi metri quadrati tappezzati di legno ed accessoriati nei quali il colto Antonello Da Messina ha rappresentato al lavoro San Girolamo nello studio, io stessa lavorerei volentieri ed ancor più perchè le vetrate al pianterreno e le bifore al p iano primo si affacciano su una florida campagna. Genuino artista di quel Rinascimento italiano che seppe produrre attingendo altrove e non compulsivamente ad esempio alle opere del più conteso Leonardo Da Vinci, Antonello Da Messina ci invita ad entrare in un luogo di lavoro offerto al pubblico senza inibizioni private.

E' il primo passo di un viaggio che si rivelerà coinvolgente fra le pagine che Maria Delia Contri offre con garbo al lettore, recuperando un pensiero nuovo da una rimozione antica e riaffidandolo ad un corpo tornato volentieri su questioni individuali rimaste troppo a lungo e faticosamente sospese.

La ragione dopo Freud accetta infatti di tornare laddove il pensiero non trovava soluzioni, a quel principio economico di convenienza[2] che fa appuntamento con l'offerta  dell'altro ma, trovandosene umiliato, erige ad ingenua difesa il muro ghiacciato dell'inibizione.

"Gli affetti piacevoli o spiacevoli sono pensiero, sono giudizio, sono sanzione che il pensiero dà di una forma del rapporto... Noia e angoscia sono due affetti strettamente imparentati : la noia come pensiero del vuoto di soddisfazione che la sottomissione... comporta.... L'angoscia come pensiero della contraddizione, logica inerente ad un rapporto che per definizione si presenta come impossibile.[3]

Tre lemmi, Ordine Contrordine Disordine, che aprono al lavoro del pensiero individuale anche nella patologia e che danno "senso alla raccolta dei testi... da me scritti – spiega l'autrice – come materiale per la discussione dei Seminari dello Studium Cartello e poi, dei Simposi della Società Amici del Pensiero nel corso di una decina d'anni dal 2014 – 2015 al 2003-2004..."

Dei tre, è il lemma Disordine che mi ha richiamato anzitutto : quella isteria quotidiana che Freud lucidamente segnalò nel pensiero individuale e che oggi, ad esempio, si malcela nelle nebbiose diagnosi delle troppo spesso e superficialmente riferite DSA[4] scolastiche... Disordine faticoso e con danno, che teme tuttavia di nominarne l'autore, rinunciando così al profitto del riordinamento.[5]

Eppure non è 'disordine' anche quella benefica miniera in cui un bambino individua senza esitazione ciò che vuole, materia prima del 'desiderio' da realizzare ?

Un 'ordine', ordinamento individuale non può logicamente farsi Ordine, 'luogo comune' compulsivamente imposto e non ragionevole come non lo è nessuna rimozione...

Il lavoro di Maria Delia Contri accompagna il lettore quindi a quell'errore ingenuo e troppo a lungo trascurato che è il Contrordine : difesa inefficace oltretutto, come il corpo dolorosamente confessa nella patologia.

Ma sarà, e del tutto incredibilmente, proprio il patologico ed individuale Contrordine del pensiero isterico che si oppone sine lege, e quindi senza ragione, all'esperienza di soddisfazione in quanto rimossa e quindi non più ripetuta, sarà quel Contrordine infine a farsi 'materia prima' nel lavoro analitico, fino ad individuare l'hortus conclusus[6] rimosso, esperienza di soddisfazione allontanata e mai dimenticata.

 

Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 15 marzo 2017

 

 

[1]             Ordine Contrordine Disordine. La ragione dopo Freud, Maria Delia Contri 2016 SIC Edizioni 

[2]             Ordine Contrordine Disordine. La ragione dopo Freud, Maria Delia Contri cit.: p.16

[3]             Ordine Contrordine Disordine. La ragione dopo Freud, Maria Delia Contri cit.: p.12

[4]             DSA, Disturbi specifici dell'apprendimento : in Italia la Legge 170/10 riconosce il diritto dei bambini con diagnosi di DSA a strumenti didattici e tecnologici di tipo compensativo ed a misure dispensative.

[5]             Ordine Contrordine Disordine. La ragione dopo Freud, Maria Delia Contri 2016 SIC Edizioni p.47 : Per una dogmatica giuridica alla prova del caso individuale.

[6]             Ordine contrordine disordine. La ragione dopo Freud, Maria Delia Contri 2016 SIC Edizioni p.133 : Hortus conclusus.