Semblant[1].

  

Quanto – e soprattutto, come - il pensiero può reggere la sintesi riepilogativa di una sua rappresentanza ? Illustrazione originale di Gianni Russomando[2] 

 

 

 

Difesa resta il pensiero, se non farsene gioco[3].

 

Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 15 gennaio 2022

 

 

[1] In ‘Livre XVIII. D’un discours qui ne serait pas du semblant’ (1971), Jacques Lacan opta per una interpretazione pessimistica. 

[2] Gianni Russomando, note di biografia : “Sono nato a Vercelli nel 1956. Diplomato presso l’Istituto di Belle Arti di Vercelli. Mi definisco un semplice ‘amanuense’. Lontano mille miglia da mostre, concorsi, esposizioni. Utilizzo da poco i social con lo scopo di dare un attimo di serenità in chi guarda i miei modesti lavori.”

[3] “Non c’è fede, affidabilità, se non c’è profitto dell’altro… Sono dunque tre i miei capitoli conclusivi : Diritto, Scienza, Fede”, cit. in ‘Tre capitoli’, Contributo Giacomo B.Contri 7 gennaio 2022.