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Sotto dEttatura.

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 Il soprano Carmela Remigio interpreta “’A vucchella”.

 

 

 

 

 

 

 

Una romanza gradevolissima e nota, più spesso cantata da celebri tenori1, mi è giunta invece dalla bella voce e splendida presenza di una giovane soprano il cui talento inizia finalmente ad essere acclamato. Si tratta di " 'A vucchella", nell'interpretazione di Carmela Remigio2

L'origine di questa elegante serenata mi ha incuriosito, anche perchè l'autore non sembra essersene servito quanto l'antagonista che gliela estorse. Risale infatti al 1892 una sfida che Ferdinando Russo, giornalista per "Il Mattino" di Napoli porse al giovane collega Gabriele D'Annunzio, di origine abruzzese, imputandolo di non conoscere la lingua napoletana. 

Possiamo immaginare il focoso Poeta accettare con veemenza e, da ciò che ancora si conserva nell'archivio del centralissimo e tuttora rinomato 'Caffè Gambrinus' nei cui salotti non era infrequente il diverbio fra letterati e colti, prendere a scrivere di getto quei versi deliziosi di cui ancora godiamo. Ma, nonostante la promessa di silenzio fatta a D'Annunzio che temeva per la sua reputazione, il Russo vendette circa quindici anni dopo quelle strofe che furono quindi musicate dal fine autore Francesco Paolo Tosti, anch'egli di origine abruzzese e che presto si diffusero con molto gradimento. 

Ho pensato a Jacques Lacan, psicoanalista francese3 che si appassionò a Freud, già noto in quegli anni ben oltre i confini di Vienna, ed a quel lavoro d'inconscio su cui invece molti contemporanei gettavano ombre invidiose. La tecnica di Lacan nel lavoro analitico rimane tuttora un 'must' per gli psicoanalisti e la sua inaudita competenza fu rivelata dal Seminaire 'La cosa freudiana'4, in cui egli indicava 'l'inaccessibile' quale lemma riferito dai pazienti nel lavoro analitico ed attorno al quale si svolge la difficoltà stessa di un lavoro. 

"Così, le funzioni di padronanza, ...instaurano sul fondamento di una alienazione libidica lo sviluppo che ne segue..."- dice Lacan nel testo e aggiunge : "L'identificazione dell'io con l'altro precipitata nel soggetto, ha come effetto che questa ripartizione non costituisce mai un'armonia, sia pure cinetica, ma si istituisce sull' 'o te o me' permanente di una guerra in cui ne va dell'esistenza dell'uno o dell'altro..."5 

"Tuttavia è in questo registro che si proferisce l'analisi sistematica della difesa. Essa si corrobora coi sembianti della regressione. La relazione oggettuale ne fornisce le apparenze, e questa forzatura non ha altra via di uscita che una delle tre che si svelano nella tecnica in vigore. O il salto impulsivo nel reale... O l'ipomania transitoria per eiezione dell'oggetto stesso... O in quella sorta di somatizzazione che è l'ipocondria 'a minima'..."6 

Restando nella nevrosi insomma, senza lavorarci, al paziente non resta che accettare supinamente quell'alternanza rigida così finemente dettagliata da Lacan. 

D'Annunzio quindi, mentre rapidamente costruiva questa incantevole canzone, sottostava pazientemente alle leggi dell' Es7 che gli dettava senza alternativa, come in una guerra "o te o me", le parole che dovevano sfuggire alla Coscienza, ammaliata dal loro suono evocativo. 

Un desiderio – quello di passare lui stesso ad oggetto di godibile corteggiamento – che il Poeta Guerriero, amante si dice inarrestabile quanto pilota solerte sugli aerei da combattimento,8 mai avrebbe rivelato se non in una tale odiosa condizione. 

Il lavoro onirico, si sa, nutre anche l'arte - e non solo poetica - ma nulla lo obbliga se non il desiderio.

 

Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 16 maggio 2019. 

 

 

 

 

1 Enrico Caruso, Roberto Murolo, Luciano Pavarotti sono i più noti, e non gli unici.

 

2 Carmela Remigio è un soprano italiano. Nel 2016 ha ricevuto il prestigioso "Premio Franco Abbiati della critica musicale italiana". " 'A vucchella" fa parte del suo album "Arias" (2010).

 

3 Jacques Lacan (1901-1981), medico psichiatra e psicoanalista, fonda nel 1953 con Daniel Lagache la Societè Francaise de Psychanalyse ed inizia nello stesso anno quel 'Seminaire' che darà nome ad una famosa serie di pubblicazioni.

 

4 'La cosa freudiana. Senso del ritorno a Freud in psicoanalisi'/ Amplificazione di una Conferenza pronunciata alla Clinica neuropsichiatrica di Vienna, il 7 novembre 1955. In "Ecrìts", traduzione a cura di Giacomo B.Contri, Ed. Einaudi 2002 – Vol.I, pag.391-428.

 

5 'La cosa freudiana' in "Ecrìts", traduzione a cura di Giacomo B.Contri, Ed. Einaudi, Vol.I p.420

 

6 ''La cosa freudiana' in "Ecrìts", traduzione a cura di Giacomo B.Contri, Ed. Einaudi, Vol.I pag. 421

 

7 Es , che non coincide con l'inconscio, si contrappone al Super-Io : Freud ne parla ad esempio in "L'Io e l'Es" (1923), Biblioteca Bollati Boringhieri.

 

8 Gabriele D'Annunzio (1863-1938) fu scrittore, poeta, giornalista, militare e politico italiano simbolo del Decadentismo. Nel corso della I Guerra mondiale, a 52 anni ottenne di partecipare ad azioni navali ed aeree e successivamente guidò l'occupazione della città di Fiume che non era stata assegnata all'Italia (1919-1921). Nonostante fosse fra i primi firmatari, con Filippo Tommaso Marinetti, del 'Manifesto degli intellettuali fascisti' non prese mai la tessera del Partito Nazionale Fascista.

 

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