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Conversazione con… Francesco Bertini.

Suonare sull'acqua.

Nella foto di Federico Giussani, Francesco Bertini suona presso la chiesa della Misericordia di Grosseto (GR) il 13 aprile 2019, in occasione del concerto “I talenti musicali della Maremma”/ 6° Festival musicale internazionale di Grosseto, “Recondite Armonie”.

 

 



Ho potuto ascoltare Francesco Bertini a Milano, il 29 novembre 2019 grazie all’Associazione ‘Amici del Loggione del Teatro Alla Scala’ : nel video, condiviso dalla sua pagina Facebook che riprende quel concerto, Francesco Bertini interpreta “Il volo del calabrone” (interludio dell’opera ‘La favola dello zar Saltan’, di Nikolaj Andreevic Rimskij-Korsakov / 1899-1900).

Sarà forse l’essere così prossimo al mare, che per Francesco Bertini – vent’anni appena compiuti, essendo nato a Pisa il 14 gennaio 2000 – è il bel Mar Tirreno, certo è che la musica che ottiene con eccellente virtuosismo dalle sue percussioni richiama fortemente le acque del mare, e le sonorità di un impressionismo musicale limpido e non emotivo.

“Si tratta di ‘percussioni classiche’…”, mi corregge senza saccenteria, “quelle che si studiano al Conservatorio, quando si decide di avvicinarsi a questi strumenti”.
Non ancora compositore di brani, si è accorto però molto presto, da bambino, di un suo talento che negli anni lo ha portato ad interpretare col suo strumento preferito, la ‘marimba’ , una vasta gamma di brani provenienti sia dal repertorio originale per quegli strumenti, sia dal repertorio di ‘musica classica’ scritta in origine per un qualsiasi altro strumento, tipo la chitarra, il violoncello, il violino o persino per il pianoforte.
 
“Il pianoforte è quello più difficile da trascrivere”, ammette Francesco Bertini, “il problema principale è la quantità di note che il pianoforte può suonare simultaneamente (10, ovvero le 10 dita) contro quelle che può suonare la marimba (4 per le 4 bacchette)”

D. Le è mai capitato di sentirsi dare del ‘genio’? Cosa ha pensato ?
F.B. : Beh, devo dire che è capitato spesso.
Ovviamente fa sempre piacere ricevere apprezzamenti di questo tipo - non che gli altri apprezzamenti dispiacciano - però lo trovo un po' eccessivo... Personalmente non mi ritengo affatto un genio, bensì un ragazzo che ha avuto la fortuna di conoscere la propria passione in età abbastanza precoce, all'età di otto anni ricordo, e che ha dedicato tutte le sue energie per far diventare quella passione il proprio obiettivo di vita.
Forse avrò un talento particolare per questo tipo di strumenti, ma sicuramente il merito va anche e soprattutto alle molte ore di studio.

D. A cosa si collega la scelta delle percussioni, e specialmente della marimba che Lei suona così spesso? Ha un suono gradevolissimo.
F.B.: La scelta che ho fatto è collegata al mio primo amore: la batteria. Come ho detto prima, all'età di otto anni iniziai a prendere lezioni di batteria, ma dopo due anni tentai il nuovo indirizzo della scuola di musica che frequentavo, ovvero quello di ‘musica classica’. Di conseguenza, a dieci anni iniziai lo studio delle percussioni orchestrali cominciando dallo ‘xilofono’, per poi passare al ‘vibrafono’ dopo due anni e, infine, alla ‘marimba’ all'età di sedici anni : ovviamente in questo lasso di tempo ho cominciato a studiare anche tutte le altre percussioni.
Da uno studio prettamente orchestrale, negli anni ho capito che la mia vera vocazione è quella del percussionista solista, capace di dimostrare che questi strumenti hanno delle potenzialità solistiche tali che sarebbe uno spreco relegarle al solo repertorio orchestrale, e che invece possono essere elevati a strumenti come il pianoforte o il violino, strumenti solistici per eccellenza, e questa "missione" – se posso chiamarla così - è ciò che più mi appaga : giorno dopo giorno, sono sempre più convinto della scelta, anzi ‘delle scelte’ che ho fatto.
più limpido e raffinato, le zucche vuote sono state sostituite con tubi di acciaio intonati alla medesima frequenza del tasto che lo sovrasta, cosicchè varia anche la loro lunghezza e la forma : basti vedere quelli di una marimba 5 ottave che nella parte dei suoni ‘gravi’ – sono i suoni bassi, ndr - diventano rettangolari. Non ho mai costruito nessuno degli strumenti che suono, perché la loro produzione richiede ormai una tecnica avanzata e quindi servono macchinari che solo le grandi aziende possiedono, ma ci sono anche alcuni passaggi artigianali.

La ‘marimba’ è uno strumento simile allo xilofono originario dall’Africa e poi esportato nelle Americhe, oggi diffuso soprattutto negli U.S.A, e noto per la sua capacità di produrre una sonorità speciale, viva e leggera : anche tecnicamente è stato molto perfezionato perché arriva ad avere 61 o 52 tasti, rispetto ai circa 10 tasti dei primi strumenti.

D. Tecnicamente i suoi strumenti sono prodotti artigianalmente?
F.B.: In origine il suono della marimba era prodotto da tavolette disposte dalla più grave alla più acuta, ma non intonate e poste sopra zucche vuote, come risonatori.
Oggi il principio rimane lo stesso, ma le tavolette sono trattate ed intonate e, per amplificare il suono e ottenere qualcosa di più limpido e raffinato, le zucche vuote sono state sostituite con tubi di acciaio intonati alla medesima frequenza del tasto che lo sovrasta, cosicchè varia anche la loro lunghezza e la forma : basti vedere quelli di una marimba 5 ottave che nella parte dei suoni ‘gravi’ – sono i suoni bassi, ndr - diventano rettangolari. Non ho mai costruito nessuno degli strumenti che suono, perché la loro produzione richiede ormai una tecnica avanzata e quindi servono macchinari che solo le grandi aziende possiedono, ma ci sono anche alcuni passaggi artigianali.

D. Eccellente musicista, ma non solo : Lei ha ottenuto anche ottimi risultati scolastici, con una votazione di 100/100 con lode all’esame di Maturità classica che ha sostenuto nel 2019.
Come affronta il lavoro quotidiano a cui molti, fra i suoi stessi coetanei e non solo, si avvicinano con tempi mediamente lunghi ?
F.B.: Beh, sicuramente non è facile, e non lo è mai stato. Devo dedicare l'intera giornata ad uno studio organizzato al meglio e sacrificare cose che sicuramente fanno piacere - perlomeno alla mia età - ma che, secondo me, non portano giovamento... La cosa più importante rimane quella di avere un obiettivo ben chiaro nella mente e lottare con ogni mezzo per raggiungerlo.
La passione e la volontà per ottenerlo fanno sì che i piccoli sacrifici di cui parlavo e le molte ore dedicate allo studio non gravino sulla quotidianità e non creino, quindi, un peso.

D. Suonare, quindi che cosa è per Lei ?
F.B.: …Scopro un altro pezzo di me stesso, non so dirlo altrimenti.

E con questa conclusione, che suona promettente prospettiva come già fu per Cristoforo Colombo, eccellente italiano scopritore di nuovi mondi, ci congratuliamo con Francesco Bertini, augurandogli  il meglio per la sua stessa professione.                                                                                                   

Cenni biografici e principali traguardi professionali.
Dopo la scoperta della batteria a otto anni e, due anni dopo, l’inizio di un vero percorso di studi sulle percussioni, nel 2014 Francesco Bertini si iscrive al Liceo Musicale del Polo Bianciardi di Grosseto : nella primavera del 2015 partecipa, come solista con lo xilofono, a tre concorsi nazionali ed internazionali (Concorso Nazionale Città di Scandicci, Concorso Internazionale Città di Tarquinia e Concorso Internazionale a Narni) ottenendo il primo premio a tutti. Il Liceo che frequenta, lo invita a partecipare al Festival Internazionale di Scansano per un’esibizione in rappresentanza dell’Istituto. Ancora nel 2015 partecipa alla selezione per la “Orchestra Studentesca Regione Toscana” della Re.Mu.To., entrando a far parte dei percussionisti di quella formazione, evento che si ripeterà nel 2016 e nel 2017.

Nel 2016 :
1. Riceve un riconoscimento da parte del Comune di Campiglia Marittima per la sua attività nell’ambito musicale, riconoscimento che gli sarà rilasciato anche l’anno successivo.
2. Al Festival Internazionale di Scansano riceve il riconoscimento come uno dei cinque migliori giovani musicisti della Toscana.
3. Partecipa a quattro Concorsi Nazionali ed Internazionali (Concorso Nazionale Città di Scandicci, Concorso Internazionale Città di Tarquinia, Concorso Nazionale Città di Vinci e Concorso Nazionale Città di San Vincenzo) sempre solista con lo xilofono, vincendo il primo premio a tutti e quattro.
4. E’ chiamato dalla “Arcadia Wind Orchestra” a suonare i timpani e partecipa a due concerti nello stesso anno e tre in quello successivo (2017).
5. In occasione del concerto di Natale 2016, la Filarmonica della città di Grosseto lo invita a partecipare come solista con lo xilofono (concerto poi trasmesso su rete televisiva regionale).

Nel 2017 :
1. Forma un duo pianoforte e xilofono e partecipa a sei concorsi nazionali e internazionali (Concorso Nazionale Città di Piombino, Concorso Internazionale città di Tarquinia, Concorso Nazionale Città di Sinalunga, Concorso Nazionale Città di Vinci, Concorso Nazionale Città di San Vincenzo ed infine Concorso Internazionale (a livello mondiale) a Narni in occasione del Festival “Narnia Arts Academy”) vincendo il primo premio a tutti e sei, fra i quali tre primi premi assoluti con relativa borsa di studio (Vinci, San Vincenzo e Narni) e un premio della critica a Tarquinia.
2. Il 6 ottobre tiene il suo primo concerto come solista all’interno della stagione concertistica “Ferruccio Busoni” nella Sala Vanni a Firenze suonando xilofono, marimba e vibrano.
3. Inizia anche gli studi presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “P. Mascagni” con il maestro Jonathan Faralli.
4. In dicembre : suona all'interno dell'Orchestra Sinfonica di Grosseto e nel Coro Lirico della Versilia e canta all'interno della Sala d'Oro del teatro Musikverein di Vienna; successivamente tiene, nel castello Aldobrandesco di Manciano un altro concerto solista per l'apertura del festival internazionale musicale "Morellino Classica" con xilofono, marimba e vibrafono.

Nel 2018 :
1. In gennaio viene nuovamente premiato dal Comune di Campiglia Marittima per i numerosi concerti tenuti e gli ottimi risultati.
2. In marzo viene invitato ad inaugurare, con marimba e vibrafono solisti, il festival musicale internazionale “Recondite Armonie" a Grosseto.
3. Il 7 e il 15 aprile è chiamato a suonare nell'organico dell'Orchestra sinfonica “Città di Grosseto” per suonare la sinfonia n. 9 di Ludwig van Beethoven, rispettivamente all'interno della basilica di “Santa Maria in Aracoeli" a Roma e al teatro “Moderno" di Grosseto; partecipa poi al Concorso musicale internazionale “Città di Scandicci" ottenendo il 1° premio.
4. In maggio è chiamato a suonare, rispettivamente solista e in duo, prima a Firenzuola poi a Bibbona; partecipa al Concorso nazionale “Città di San Vincenzo” ottenendo il 1° premio.
5. Partecipa e supera l’audizione per la “Vivace Youth Symphonic Orchestra" di Grosseto, entrando, così, a farne parte come timpanista e percussionista.
6. Giugno, luglio e agosto : partecipa come solista e col duo a Campagnatico; vince il 1° premio assoluto al Concorso internazionale "Narnia Arts Academy – Olimpiadi della Musica"; suona a Roselle, Pescara e Perugia la "Madama Butterfly" di Giacomo Puccini, con la "Orchestra sinfonica Città di Grosseto".
7. In settembre : si iscrive al 1°anno del triennio accademico dell'indirizzo "Strumenti a percussione", sempre presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “P. Mascagni”; partecipa alla Masterclass dei maestri Jonathan Faralli e Christian Hamouy sul repertorio moderno e specificamente sui brani eseguiti da “Les percussions de Strasbourg”, gruppo del quale fanno parte entrambi i maestri.
8. In novembre partecipa come timpanista nella produzione, ad opera della Filarmonica “G. Pozzi" di Santa Fiora, dell’Opera “La Traviata” di Giuseppe Verdi.
9. In dicembre torna sul palco del ‘Musikverein’ di Vienna con l'Orchestra sinfonica Città di Lucca diretta dal maestro Andrea Colombini e la corale lirica della Versilia.

Nel 2019 :
1. In gennaio partecipa come allievo effettivo alla Masterclass di percussioni del maestro Simone Rubino presso la Scuola di musica di Fiesole.
2. Partecipa al Concorso Musicale Internazionale “Città di Tarquinia" e ottiene il 1°premio, il premio per la migliore esecuzione originale (3 assegnati su 1370 partecipanti), il premio della critica dell'Istituto Sacconi di Tarquinia (1 assegnato su 1370 partecipanti).
3. Da aprile è il timpanista della nuova “Orchestra Giovanile Toscana".
4. In giugno è chiamato a suonare in un concerto solistico nella stagione concertistica organizzata dalla pro-loco di Campagnatico, concerto che ripeterà il 1° agosto, quando è invitato a tenere anche un concerto privato in Villa a Magliano in Toscana (GR), presenti critici musicali e personaggi dello spettacolo.
5. In luglio ed agosto partecipa alla produzione in 3 repliche di “Turandot” e “Bohème” di Giacomo Puccini presso il “Gran Teatro Giacomo Puccini” di Torre del Lago nell’organico dell’Orchestra del Teatro stesso; è impegnato con l’orchestra “Vivace Youth Orchestra” di Grosseto per un concerto all’interno del Cassero Senese di Grosseto.
6. In settembre è chiamato a partecipare al Galà lirico dell’Orchestra “Città di Lucca” con il coro lirico della Versilia; è in concerto in duo con Niccolò Governi (pianoforte) presso l’Aula Magna del Liceo musical di Grosseto nella stagione concertistica dell’associazione “A.Gi.Mus.”.
7. In ottobre partecipa ad una produzione con la “Vivace Youth Orchestra” di Grosseto.
8. In novembre è invitato a tenere un concerto solista a Milano presso la sala dell’Associazione “Amici del Loggione del Scala di Milano”.
9. In dicembre partecipa a 2 produzioni con la “Arcadia Wind Orchestra” nel ruolo di timpanista; è invitato a suonare in un evento del Club Lions “Grosseto Host”.
Nel 2020:
1. Il 2 gennaio è chiamato a suonare nell’organico della “S Clarinet Orchestra”, Orchestra di clarinetti di Tokyo.
2. Il 27 gennaio, in occasione della “Giornata della Memoria” ha suonato con “Vivace Youth Orchestra” di Grosseto, in collaborazione col Liceo musicale e presso l’Aula Magna del Liceo, realizzando la messa in scena dell’Operetta in due atti “Brundibàr” del compositore ebreo Hans Kràsa, che la scrisse e mise in scena nel 1943 nel Campo di concentramento di Theresienstadt, presenti i bambini internati nel Campo.



Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 21 febbraio 2020                                                                                       

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