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“Mi va”[1].

Investire nel talento.

Illustrazione originale di Stefano Frassetto[2]

 

 

 

“Mai più un ‘Sonderweg”[3].

E’ il pensiero che più ho apprezzato nei discorsi pubblici di Angela Merkel che qui condanna apertamente Hitler, il quale barattò cinicamente un valore fondamentale di dignità ed onore per i cittadini tedeschi, impegnati nella durissima ricostruzione postbellica, per giustificare una politica di aggressione e sopruso : il termine letteralmente si traduce con ‘via particolare’, riferendosi all’atteggiamento aristocratico che non accetta accordi né alleanze, ma pericolosamente suggestivo per una popolazione impoverita e disponibile a semplificazioni autoritarie.

E così, la stretta di mano sorridente con cui Angela Merkel ha accolto il 16 luglio 2019 la elezione di Ursula von der Leyen a presidente della Commissione europea[4] resta un flash che sovverte l’annoso storico delle ‘quote rosa’ : e d’altronde, parlare di Angela Merkel[5] - oggi al suo suo secondo mandato in qualità di presidente del Consiglio europeo - vuol dire riconoscere che le ‘quote rosa’ facevano, e fanno sorridere chi gestisce un potere.

“…Per molto tempo si è proceduto dicendo : le donne devono avere coraggio, le donne devono cambiare, le donne devono ottenere posti di lavoro, talvolta si devono anche cedere posti alle donne. Tutto questo è ottimo. Era importante, e con ciò si è ottenuto molto. Si corre il rischio tuttavia, che la donna debba diventare una specie di ‘super essere umano’ che, dalle caratteristiche intellettuali fino all’aspetto esteriore, dal prendersi cura della famiglia tenendo a mente le esigenze di ciascuno fino alla capacità organizzativa, si avvicini quanto più possibile alla perfezione… Dobbiamo incoraggiare un numero maggiore di donne a osare di scendere in campo aperto, di esporsi alla critica sociale, di essere in grado di resistervi e di non perdersi d’animo…”[6]

In effetti, una costante nella politica di Angela Merkel è il suo riferirsi ad una individuale capacità di orientamento che caratterizza l’umano, e fin dall’infanzia : salvo recederne anche solo occasionalmente, come si sa, sotto la pressione dell’angoscia.

“…Ricordo un giardiniere nel cortile della casa in cui crebbi – mio padre era un pastore evangelico – un ospizio della chiesa per persone psichicamente disturbate, gestito dalla diaconia. Anche i collaboratori del giardiniere erano persone con disturbi psichici. Naturalmente potevano andare da lui anche altre persone, sia perché non avevano meglio da fare sia perché avevano domande da porgli; tra queste c’ero io.

Da bambina avevo molto tempo libero, allora non andavo ancora all’asilo. Questo giardiniere, una persona anziana piuttosto robusta, mi ha trasmesso una grande fiducia di fondo ed una grande calma.

Aveva sempre tempo, cosa che apprezzavo grandemente, poiché mia madre non aveva sempre tempo, per non parlare di mio padre; quest’uomo però, che aveva molto lavoro da svolgere, trovava sempre il tempo per me. Da lui si potevano imparare molte cose sulla vita pratica. Per esempio, ho imparato come si ripicchettano le piante da fiore o a riconoscere i buoni ciclamini. Ho imparato da lui a parlare con persone psichicamente disabili.

Era un ambiente incredibilmente caldo, pieno di fiducia, buono, nel quale potevo mangiare carote sporche di terra, in cui potevo poltrire, ed in cui ricevetti persino una volta un sorso di tè nero. Era bello. Quest’uomo ha suscitato in me la sensazione di essere collegata alla terra, al suolo, alla natura…”[7]

Nata ad Amburgo nel 1954, all’età di sei mesi partì coi genitori per Templin, a ottanta chilometri da Berlino dove il padre era stato trasferito e dove nacquero il fratello e la sorella minori. Nel 1961 la costruzione del Muro di Berlino sconvolse la vita della famiglia, come lei stessa racconta[8] : per questo forse, nel 1989 la caduta di quel muro le si presentò come un bivio, e decise di abbandonare il lavoro di ricerca nel Dipartimento di Fisica dell’università, per entrare in politica. “…Con Michael Schindhelm[9] avevamo lavorato per qualche mese insieme, con scrivanie adiacenti all’ ‘Accademia delle scienze’. Ma soprattutto avevamo parlato, parlato e ancora parlato sul perché nella DDR[10] non fosse possibile esplorare i propri confini, sul perché tutto fosse così angusto, piccolo, modesto… Quando esattamente mi abbia regalato il libro non lo ricordo… Decisiva è stata la dedica… Scrisse : ‘Vai all’aperto!’ Era una delle cose più belle che mi si potessero dire in quegli anni. E quando decisi di partire, io come molti altri siamo andati all’aperto, verso il nuovo… Non chiedersi che cosa non funziona, ma chiedersi che cosa funziona. Questo era l’atteggiamento col quale noi, tedeschi dell’Est e dell’Ovest, abbiamo affrontato la svolta di quel periodo.”[11]

Eletta al Parlamento tedesco a trentasei anni, dal 2000 Angela Merkel è presidente dell’Unione Cristiano-Democratica (CDU). Nominata Cancelliere[12] nel 2005 è stata successivamente rieletta, con un governo ininterrotto che è attualmente al suo quarto mandato. Ma è con il coinvolgimento nella politica dell’Unione europea che Angela Merkel è entrata a buon diritto fra i padri costituenti dell’Europa.[13]

Già presidente del G8[14] nel 2007 e nel 2015, infatti, la sua politica è stata caratterizzata da sostanziali riforme in campo economico e sociale, che hanno trasferito potere dal governo centrale alle iniziative ed autorità locali : una rivoluzione che Angela Merkel descrive ‘pacifica’, riprendendo il ricordo personale della caduta del Muro.

Le sue linee guida hanno fatto leva fin da subito su un aumento dell’affidabilità, in politica come in economia, a partire però dal valore umano che fino ad allora non aveva trovato ascolto presso i centri del Potere in Germania ed in Europa[15]. “…Noi, e questa è la verità, viviamo da qualche tempo consumando il nostro patrimonio.”[16] “…Il futuro non può diventare la pattumiera dei problemi odierni irrisolti.”[17]

Il 16 settembre Ursula von der Leyen ha pronunciato il suo primo discorso sullo stato dell’Unione, confermando la politica di Angela Merkel in tutti questi anni di mandato : ha indicato specificamente come ‘storica’ la decisione di un ‘debito comune’ che può persino  anticipare una politica di integrazione finanziaria, certo ancora da definire. Ma questa volta la presidente della Commissione europea ha introdotto il tema ‘lavoro’ e soprattutto ‘apprendistato’, anche in Politica.

Rivolgendosi a giovani, e non solo, ha fatto riferimento a ‘Next Generation EU’ ed al ‘Quadro finanziario pluriennale dell’UE 2021-2027’, che dovranno impegnarsi per fornire all’Europa l’aiuto resosi necessario per le questioni ‘ambientale’ e ‘digitale’[18], cruciali nei prossimi mesi.

E se fosse questa una reale novità per chi ambisce il governare come professione onorevole e produttiva, anziché illudersi che si tratti di una ‘via speciale’ ?

 

                                          Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 30 settembre 2020

 

 

[1] “THINK !”, 31 gennaio 2020 www.giacomocontri.it

[2] Stefano Frassetto è nato a Torino nel 1968. Dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Torino, ha iniziato come vignettista e disegnatore per alcuni giornali locali. A metà anni novanta ha cominciato a pubblicare anche in Francia, prima col mensile ‘Le Réverbère’ e in seguito col quotidiano ‘Libération’ : passato a sviluppare l’attività di fumettista col personaggio di Ippo per ‘Il Giornalino’ e poi la striscia ‘35MQ’ per il quotidiano svizzero ‘20 Minuti’, con l’anno 2000 fa il suo esordio su ‘La Stampa’ come ritrattista per le pagine culturali e per l’inserto ‘Tuttolibri’, poi per il settimanale culturale ‘Origami’. Oggi è anche ritrattista e illustratore presso il quotidiano svizzero ‘Le Temps’.

[3] La frase completa : “Mai più un Sonderweg tedesco” è citata dal discorso tenuto il 13 febbraio 2003 di fronte al Bundestag in occasione del dibattito sul conflitto in Iraq : Angela Merkel confermò l’adesione della Germania alla NATO ed agli accordi presi, anche a costo di fornire un proprio contingente militare se questo fosse stato richiesto. Qui usa quindi il termine ‘Sonderweg’ come ‘indifferenza agli accordi’, ben conoscendo l’accento negativo che gli uditori recepiranno./ “Angela Merkel, parole di potere. Il pensiero della cancelliera” a cura di Robin Mishra. Edizione italiana a cura di Manuel Kromer, ‘Claudiana editore Srl’ 2012, p.186.

[4] Ursula von der Leyen, medico ed esponente del ‘Partito popolare europeo’ è stata eletta presidente della ‘Commissione europea’ dal Parlamento europeo il 16 luglio 2019 ed in carica dal 1°dicembre 2019 (preceduta dalla Commissione europea a presidenza Juncker) Agirà secondo il ‘Trattato di Lisbona’ (2007-2009) o ‘Trattato di riforma’ della precedente ‘Costituzione europea’ – progetto abbandonato nel 2007 - che ha regolamentato il ‘travaso di sovranità’ fra Paesi ed Unione e viceversa. Al ‘Trattato di Lisbona’ si è potuti arrivare grazie anche al lavoro di quanti si sono impegnati per una riscrittura della Costituzione : il ‘Comitato d’azione per la democrazia europea’, o ‘Gruppo Amato’ dal nome del coordinatore ed ex primo Ministro italiano Giuliano Amato, è stato sostenuto dalla Commissione europea con un mandato non ufficiale ed il testo conclusivo (2007) manteneva la Costituzione precedente con i criteri emersi durante le consultazioni con i governi dei singoli Paesi, restando quindi un riferimento per i negoziati sul futuro Trattato.

[5] Angela Merkel è laureata in Fisica ed è stata ricercatrice universitaria, prima di dedicarsi alla politica. Sposata, è figlia di un teologo e pastore luterano: nel 2011 è stata eletta Cancelliere – carica pubblica che corrisponde al nostro primo Ministro, dopo una graduale carriera politica nelle amministrazioni locali. 

[6] “Angela Merkel, parole di potere. Il pensiero della cancelliera”, ivi cit., pp.86-87. La citazione è riportata dal discorso di Angela Merkel tenuto a Berlino il 26 gennaio 2009,  in occasione del 90°anniversario della concessione del diritto di voto alle donne.

[7] “Angela Merkel, parole di potere. Il pensiero della cancelliera”, ivi cit., pp.199-200. La citazione è riportata dal discorso di Angela Merkel tenuto ad Amburgo il 17 giugno 1995 al Kirchentag - riunione biennale della chiesa evangelica, promossa da laici - che si tiene in città diverse della Germania.

[8] “I miei primi 35 anni di vita li ho trascorsi nella ex DDR. Ho sperimentato sulla mia pelle che valori come la libertà e la democrazia non sono ovvietà. E ho anche sperimentato quanto movimento può nascere dall’anelito alla libertà…” p.165 in “Angela Merkel, parole di potere. Il pensiero della cancelliera”, ivi cit. dal discorso del 1°maggio 2008 ad Aquisgrana.

[9] Michael Schindhelm, collega di Angela Merkel alla universitaria ’Accademia delle scienze’, e chimico quantistico.

[10] ‘DDR’, abbreviazione per ‘Deutsche Demokratische Republik’ : dopo l’abbattimento del Muro di Berlino nel 1989 la Repubblica fu governata dalla Unione cristiano-democratica CDU a cui Angela Merkel si iscrisse, venendo successivamente eletta fino alla carica di Cancelliere.

[11] “Angela Merkel, parole di potere. Il pensiero della cancelliera”, ivi cit., pp.134-135. La citazione è riportata dal discorso di Angela Merkel a Kiel, in occasione dell’anniversario della riunificazione tedesca il 3 ottobre 2006.

[12] Il Cancelliere federale è il capo del governo in Germania.

[13] “…Non è un segreto : le trattative per il ‘Trattato di Lisbona’ non sono sempre filate lisce… Sarebbe anche innaturale in una comunità di 27 Stati. Tuttavia, il fatto che quando si tratta di concludere, come è accaduto nello scorso anno, si trovi sempre l’unità, è una forza vitale dell’Europa. Talvolta dovremmo chiederci : che origine ha questa forza per la quale, nei momenti difficili, riusciamo sempre ad accordarci ?”, in “Angela Merkel, parole di potere. Il pensiero della cancelliera”, p.163 ivi cit. dal discorso tenuto il 1°maggio 2008 ad Aquisgrana, dopo il primo semestre di presidenza di Angela Merkel al Consiglio UE, caratterizzato dai cospicui lavori per il ‘Trattato di Lisbona’, o ‘Trattato di riforma’ perché avrebbe sostituito la precedente Costituzione UE.

[14] ‘G8’ - preceduto da ‘G6’ e ‘G7’ ed attualmente di nuovo ‘G7’ per l’uscita della Russia (chiesta dalla UE nel 2014, insieme a sanzioni economiche, a causa della illegittima annessione della Crimea e poi resa definitiva dalla Russia stessa nel 2017)  – è un forum politico a cui partecipano Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti d’America : si riunisce annualmente anche come forum economico. Dal 1999 ha cominciato a riunirsi il ‘G20’ cui partecipano, oltre ai capi di governo anche i ministri delle finanze ed i governatori delle banche centrali, col fine di favorire un accordo economico ed internazionale : di esso fanno parte, oltre ai ‘G8’ gli altri Paesi maggiormente industrializzati, in quanto il ‘G20’ rappresenta più dell’80% del PIL mondiale.

[15] Una riforma della tassazione delle aziende, indipendente dalla forma societaria, l’ampliamento di strutture assistenziali per l’infanzia e l’introduzione di un sussidio per mancato reddito, durante l’assenza per la nascita di un figlio, offerto indifferentemente al padre o alla madre sono state novità politiche introdotte in Germania durante il 1° governo di Angela Merkel. 

[16] “Angela Merkel, parole di potere. Il pensiero della cancelliera”, ivi cit., pp.134-135. La citazione è riportata dal primo discorso di ampio respiro di Angela Merkel, riguardo le riforme ritenute indispensabili e tenuto il 1°ottobre 2003 al ‘Deutsches Historisches Museum’ di Berlino. Fra il 2008 ed il 2009, davanti alla crisi finanziaria che mise in difficoltà anche alcune delle maggiori società tedesche, la Cancelliera Merkel approvò corposi rifinanziamenti dello Stato verso le aziende in crisi.

[17] “Angela Merkel, parole di potere. Il pensiero della cancelliera”, ivi cit., p.105. La citazione è riportata dal discorso di Angela Merkel tenuto il 13 giugno 2006 a Köningwinter.

[18] Fonte : I.S.P.I. ‘Istituto per gli Studi di Politica Internazionale’, Milano  https://www.ispionline.it

 

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