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Eroi, o civiltà.

Le onde sonore si propagano meccanicamente, lasciandosi modificare dalle superfici che incontrano. Ma l’ascolto umano non funziona così.

 

 

 

 

L’ingegner Yasuhisa Toyota non è forse noto comunemente, anche se gli specialisti del settore se lo contendono da anni : il suo curriculum professionale lo situa infatti fra le eccellenze rare nella realizzazione di edifici ad elevata qualità acustica[1]. Titolare della ‘Nagata Acoustic’, l’ing. Yasuhisa Toyota è stato chiamato a curare la ristrutturazione di quello che fu il ‘Salone delle Adunate’ nel Palazzo dell’Arte di Cremona, realizzato nel 1941-1942 dall’architetto razionalista Carlo Cocchia.

Oggi l’Auditorium[2] - intitolato all’imprenditore Giovanni Arvedi[3] ed aperto al pubblico nel 2013 - è dotato di una ottima diffusione sonora e di un tempo minimo di riverbero del suono, ciò che ne conferma la eccellenza.

E’ notevole che, durante le analisi in preparazione al progetto, l’ingegner Yasuhisa aveva dovuto segnalare la iniziale pessima acustica dell’ambiente – che pure era stato ideato e voluto per favorire la comunicazione fra l’allora Governo fascista ed i maggiori funzionari esecutivi, chiamati ad una diretta operatività sul territorio – trovandosi così egli, da semplice tecnico, nella scomoda ma necessaria posizione di svelare un segreto che forse doveva rimanere tale, fra l’allora progettista e la città committente.

Cremona infatti – e poco se ne sa – preferì per quanto possibile distanziare le direttive del regime dai propri cittadini, anche ricorrendo a sortite inattaccabili, quali le storie ricordano : il ‘Salone delle Adunate’, per quanto preposto all’ascolto era invece assai carente nel favorire la persuasione sonora di una moltitudine.

Ed è qui che la scelta dell’architetto Carlo Cocchia quale progettista incaricato dell’esecuzione appare improvvisamente critica, o forse opportunamente strategica, in quanto lo stimato professionista napoletano – che nella II Guerra mondiale sarebbe stato fatto prigioniero e che successivamente avrebbe co-realizzato la Stazione Centrale e lo Stadio San Paolo a Napoli, ma anche alcuni benfatti Rioni popolari cittadini, la Centrale Elettrica sul Volturno ed altre opere civili a Roma e altrove – aveva in realtà la massima esperienza nel campo delle costruzioni civili : ma “non gli apparteneva lo scatto eversivo o la sperimentazione d’avanguardia… Lavorava su materiali storici e storiografici certi, trascurava ciò che non era verificabile, rifuggiva dalla retorica… Proprio in tal senso egli è stato, appunto, un costruttore… I quartieri di edilizia economica e popolare vengono realizzati con inaspettata solerzia rispetto ai tempi che segnano la ripresa dell’attività edilizia privata… ”[4]

I sopralluoghi effettuati dalla ‘Nagata Acoustic’ nel ‘Salone delle Adunanze’ del ‘Palazzo dell’Arte’ – che tuttora si può ammirare per la sua originale facciata intessuta di soli mattoni - hanno confermato insufficiente lo spazio complessivo, rispetto al traguardo di un ascolto soddisfacente : ci piace immaginare l’ingegner Toyota pensieroso, mentre è intento a valutare i calcoli, e poi improvvisamente esultante all’ardita intuizione.

Le fondamenta eccessivamente interrate erano le vere responsabili del ridotto spazio della sala!! Sì, ma per quale illogico motivo -  si sarà chiesto il tecnico – esse erano state costruite così ?

Se fin dall’inizio fossero state più basse nell’area del palco, ciò avrebbe consentito una qualità dell’acustica complessiva molto più elevata, e senza aumentarne i rischi edilizi.

Il risultato finale ha confermato le previsioni dell’ingegner Toyota ed oggi l’Auditorium realizzato dal razionalista Carlo Cocchia nel 1942 è anche un’ottima sala di incisione dal vivo per concerti eseguiti in diretta, con richieste e prenotazioni da tutto il mondo.

Verrebbe quasi da pensare che quei due si siano dati appuntamento… Ma, nei secoli è mai possibile?

Che cosa non viene in mente alle volte!!

 

 

                               Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 16 maggio 2021

 

[1] Ritenuto ormai uno dei massimi esperti al mondo, Yasuhira Toyota è stato capo progetto di più di 50 sale concerto nei diversi Paesi.

[2] La realizzazione dell’Auditorium è il risultato della collaborazione con il team progettuale di ‘Arkpabi’ - Architetti Giorgio Palù e Michele Bianchi, Politecnico di Milano.

[3][3] Giovanni Arvedi, cremonese, inizia la sua attività imprenditoriale nel 1963 : nel 1973 nasce a Cremona la ‘Acciaieria Tubificio Arvedi’. Nel 1983 collabora, su invito del Ministro dell’Industria, alla stesura del ‘Piano nazionale dell’industria dei tubi saldati e senza saldatura’. Nel 1989 viene nominato presidente dell’Associazione Industriali di Cremona.

[4] ‘Museo virtuale’, ‘Carlo Cocchia’ in ‘Istituto di Studi Superiori di Progettazione’/ Napoli  www.issp.it

 

 

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