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La passione che non sapevo.

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 In condivisione con www.youtube.com ‘da ‘Accademia d’Arte del Dramma Antico’, ‘I Convegno degli Studi coreutici sulla danza e messa in scena’ 15/17 Dicembre 2016 , ‘Lezione spettacolo di Dario La Ferla’ - Foto e video di Franca Centaro.

 

 Conversazione con… Franca Centaro.

 

 

“Quando ho compiuto quattordici anni, mio padre[1] Orazio Centaro, mi ha regalato la mia prima macchina fotografica : da pochissimo mi ero trasferita da Roma, dove sono nata, a Siracusa, città natale di mio padre. Forse quella macchina me l’aveva regalata un po’ per scherzo, io stessa l’avevo sempre visto alle prese con attrezzature e materiali per la fotografia, a casa avevamo persino la camera oscura per lo sviluppo delle pellicole. Anzi quel processo di creazione mi sembrava davvero una magia, riservata a lui!”

Eppure, quando ciò che tuo padre ti mette in mano è qualcosa che somiglia alle sue stesse attrezzature di lavoro, può capitare che ti venga voglia di metterti alla prova : Franca Centaro ha fatto proprio questo, inizialmente per sé stessa, e gradualmente accorgendosi che il fotografare le permetteva di attingere a passioni che non aveva mai saputo e che nessun altro, in effetti, sospettava.

A lei ragazzina, venuta su un po’ all’ombra della esuberanza e professionalità paterna, sembrava irrealistico che la fotografia diventasse anche il ‘suo’ lavoro : per esempio non avrebbe lasciato la sicurezza di un impiego amministrativo per dedicarsi alla macchina fotografica, anche se nel frattempo la sua produzione aveva cominciato a delinearsi, differenziandosi da quella del padre. Per Franca la passione è sempre stata verso la realtà delle persone, la specialità di ognuno nel rispetto profondo di quanto incontrava.

Nel 2008 un nuovo regalo - ma questa volta da parte del marito Vito Ancona - una fotocamera digitale con potenzialità che le erano sconosciute, poi le sperimentazioni attorno al ballo e attorno al tango con la novità di quei movimenti e luci, infine il successo insperato ai primi concorsi di fotografia la convinsero definitivamente ad una professionalità che solo qualche anno prima non avrebbe immaginato. Nel 2010 viene accreditata come fotografa di scena presso la Fondazione I.N.D.A.[2] di Siracusa che cura le rappresentazioni classiche presso il Teatro Greco.

“In teatro la fotografia mi richiede di conoscere anche il testo dell’opera, quest’anno per esempio verrà rappresentata ‘Medea’, per la regìa di Federico Tiezzi : è una tragedia che anche oggi ci interroga perché Medea resta un personaggio sconvolgente, difficile immedesimarsi, ed il suo dramma, la sua strage, resta tuttora quasi un colpo di scena… Ma anche per chi fotografa è indispensabile entrare in lei, prima di scattare mi concentro su quello che voglio ottenere, è così che posso cogliere un particolare che diventa uno scatto fotografico.”

Il termine stesso ‘pathos’ che nella lingua greca antica si contrapponeva a ‘logos’ in quanto genericamente ‘emotivo e non razionale’, oggi è sinonimo di ‘Teatro’ e riguarda da vicino la capacità di suscitare ‘pathos’ nello spettatore che assiste ad un’opera.[3] Ed è forse in questo laboratorio umano sorprendente che è la ‘Accademia d’Arte del Dramma Antico’ che la fotografia diventa per Franca la professione impegnativa che non aveva mai sospettato.

“Qui la fotografia entra come una componente delle prove, gli allievi lavorano sapendo che li sto fotografando e magari, dal risultato di una foto, di un breve filmato dalla lezione, apprendono sulla loro preparazione, si dispongono a correggere, a rifare, a perfezionare…”

La partecipazione alle rappresentazioni della Stagione del Teatro Antico è per gli allievi un valore indiscutibile offerto dall’Accademia, anche se il tempo richiesto professionalmente per provare un testo che verrà rappresentato è di poche settimane.

“Assisto io stessa ad una trasformazione assoluta, quando all’incirca in un mese ognuno di loro ‘diventa’ il ‘suo’ personaggio… Ed il culmine di questa trasformazione ‘umana’ si vive nel backstage, poco prima di andare in scena : vale per gli allievi e vale per gli attori.

Lavorando con loro realizzi che la affidabilità tecnica è un tutt’uno con la persona che ‘ferma’ le loro emozioni, le ore di lavoro serrato, le fragilità anche. Fino a raccogliere fiducia, anche solo un cenno, e a volte persino amicizie che restano.”  

 

A cura di Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 25 maggio 2023

 

 

[1] Orazio Centaro è nato a Siracusa, ma vive da decenni a Roma dove è stato un eccellente fotografo professionale nell’ambiente del cinema e del teatro.

[2] I.N.D.A., acronimo di ‘Istituto Nazionale Dramma Antico’ fu fondato nel 1998 ma le sue attività culturali attorno al Teatro Greco di Siracusa iniziarono già nel 1914 grazie al comitato promotore voluto da Mario Tommaso Gargallo.

[3] Si veda anche https://www.youtube.com/watch?v=qtEa4vZi4XU&t=198s  ‘Anime e pathos’, Video fotografico di Franca Centaro per la Mostra fotografica 6 dicembre 2017 - Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’, Facoltà di ‘Lettere e Filosofia’.

 

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