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l’innesto. 

Dettaglio di un affresco di Luciano Bartoli[1] nel battistero della chiesa parrocchiale ‘Sant’Ambrogio Ad Fontes’, Segrate-MI.

 

 

E’ un film recente ‘C’è ancora domani’[2], opera prima ed eccellente esordio nella regia della brava attrice Paola Cortellesi, e pone a tema ciò che muove il pensiero e che non può mai essere ‘resilienza’, termine che si collega allo studio dei materiali inerti ma non alla umanità perchè non entra nella legge del pensiero. Paola Cortellesi non fa una narrazione, mette a tema invece qualcosa che non è affatto neutrale, come la imputabilità di un inizio, e lo fa con coraggio e con sapiente leggerezza : anche di questo le siamo grati, quanto lo siamo all’eccelso Hitchcock[3], di certo suo predecessore.

Imputabile qui non è solo il marito crudele, il suocero collaborazionista, i vicini inerti, l’antico e inutile innamorato : nella lucida trasparenza di un testo[4] di cui anche è autrice la brava Cortellesi, imputabile risulta la vittima stessa, Delia cioè, la cui difesa consiste in un disperato estraniamento, appena nutrito di piccole furbizie : un estraniamento messo da lei ad arte, e di cui solo in fine veniamo a sapere che non le impediva di ricordare quando col marito andava bene.

Dei tre figli è la maggiore, Marcella a provocare nella donna adulta quell’innesto – innesco di un pensiero che fa davvero male : di essere un nulla cioè, e non solo in casa ma socialmente, nella sua città che era Roma dopo la fine della seconda guerra mondiale, in quel disordine esplicito che la guerra aveva tenuto sotto silenzio, con l’arrivo di nuovi alleati alla democrazia, ma invisi ai fedelissimi del vecchio regime la cui economia si fonda sull’esclusione di identità. Allora ci induce in errore, noi tutti che stiamo al di qua del grande schermo, quell’arrivo di una busta chiusa intestata a Delia, consegnatale quasi in segreto dalla portinaia : glielo perdoniamo ?

Un inganno per tutti noi, nessuna facile storia rosa dietro quella busta, nessuna ingenuità nel prossimo regolamento di conti che rovescia le sorti, incredibile ma ragionevolissimo… A tema insomma Paola Cortellesi mette la capacità non ingenua di tenere un posto per l’altro, per il simile che possa ‘accadere’ partner : e le bestie, che come si sa sono ‘altro che animali’, non si curano di questo.

Imputabile è la ingenuità, sempre dolorosa, che affossa quell’ ‘accadere psichico’ : ma altrettanto imputabile è la memoria perchè si tratta in realtà di ‘lavoro’.

E’ appena il primo passo la imputabilità, o ex-citamento[5], indicazione di un bivio niente affatto obbligatorio, giusto una opportunità che il nostro pensiero ci offre nella forma di un appuntamento tutto da elaborare e su cui lavorare.

La compulsione non è dunque tutto il pensiero inconscio, c’è ancora memoria libera che conviene non lasciar cadere : questione che riprenderò.

 

Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 27 dicembre 2023

 

 

[1] Luciano Bartoli (Trieste 1912 – Padova 2009) si è dedicato quasi esclusivamente alla iconografia religiosa : il suo primo incarico, già nel 1935, fu per decorare la chiesa di Santa Caterina a Isola d’Istria, cui seguirono incarichi per altre chiese a Udine, Padova, Treviso, Trieste, Issogne (Val d’Aosta) così come la progettazione di numerose vetrate.  (Informazioni tratte da: ‘Un’arte per contemplare. Percorso iconografico nella chiesa di ‘Sant’Ambrogio Ad Fontes’, di Isabella Bertario – 2022; ‘Le nuove chiese della diocesi di Milano 1945-1993’, a cura di Cecilia De Carli – ‘Vita e pensiero’ (Milano, 1994). ‘Sant’Ambrogio Ad Fontes’ è una delle 22 chiese celebrative del Concilio Vaticano II promosse nella diocesi Ambrosiana dall’allora Arcivescovo Card. Montini, oggi S. Paolo VI, e fu consacrata il 25 aprile 1966.

[2] ‘C’è ancora domani’ (2023) è un film ideato, diretto e interpretato da Paola Cortellesi. Altri interpreti: Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli, Vinicio Marchioni, Francesco Centorame. Presentato alla 18° edizione della ‘Festa del Cinema’ di Roma ha ricevuto il premio speciale della giuria e una menzione speciale come miglior opera prima. Il film è stato prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per ‘Wildside’ e ‘Vision Distribution’.

[3] Alfred Hitchcock (1899 – 1980) ha diretto, fra gli altri : ‘Psycho’, ‘Gli uccelli’, ‘La finestra sul cortile’, ‘La donna che visse due volte’.

[4] Soggetto e sceneggiatura : Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi.

[5] In ‘Il pensiero di natura. Dalla psicoanalisi al pensiero giuridico’, di Giacomo B. Contri / SIC Edizioni (1998) - pagg. 54, 95.

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