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Una buona memoria.

Conversazione con… Tiziano Olgiati.

        

 

 

“Penso che indagare gli elementi in comune con la propria madrelingua, o con le lingue che già si conoscono, favorisca l’apprendimento di una lingua straniera, per avere una base a cui agganciare il ricordo di ciò che si impara.”

Tiziano Olgiati si è laureato nel 2019 in ‘Matematica’ alla Università degli Studi di Milano, poi nel 2021 anche in ‘Linguistica’ alla Università di Pavia.

Oggi ha 27 anni ed insegna ‘Matematica e Fisica’ nelle scuole superiori : fra il 2019 ed il 2022 ha collaborato con l’Università di Pavia come ‘tutor’ per i Corsi di ‘Linguistica Generale’ e di ‘Glottologia’, all’interno dei Corsi di Laurea di ‘Lettere’ e di ‘Lingue e Culture Straniere’. Insegnare gli piace al  punto che si è iscritto, sempre all’Università di Pavia, al  Corso di Laurea magistrale in ‘Matematica’ per poter accedere al Concorso per Insegnanti di ruolo. “Spesso vado al lavoro con il sorriso : insegnare agli studenti mi permette di riprendere ogni giorno argomenti di materie che adoro, la matematica appunto, e gli studenti si coinvolgono, ricevo le loro storie e mi riconosco parte delle loro vite.”

 

‘Che parte ha avuto la memoria nella tua biografia professionale ?’’

“Fin da bambino colleziono lingue straniere nella mia testa, e rispettivi dizionari sulla mia scrivania : sono affascinato da come ciascuna lingua esprima lo stesso concetto in maniera diversa, e da come ogni lingua riesca benissimo nell’intento, secondo strategie proprie e spesso uniche. La memoria uditiva mi è stata d’aiuto nel processo di apprendimento delle lingue e, di conseguenza, nel processo di scrittura di una lingua, o in quello di traduzione quando si tratta di una lingua antica.”

‘Apprezzi dunque anche le lingue antiche ?’

“Fra le lingue antiche, considerate come lingue non più parlate, ho avuto l’opportunità di studiare, oltre al latino, anche il greco antico e l’armeno classico : queste ultime due infatti, non essendo materie di studio al liceo, le ho approfondite seguendo corsi extrascolastici. Il latino resta forse la lingua antica che ho apprezzato di più, è concisa: ogni frase ha il numero giusto di parole, non una di più né una di meno, ti permette di arrivare dritto al sodo, ma anche di esprimere ragionamenti complessi in frasi perfettamente incasellate una dopo l’altra, come nelle magistrali arringhe di Cicerone…” 

 

‘C’è a tuo parere un rapporto fra la memoria uditiva e la scrittura in quanto memoria grafica ?’

“Quando ero studente al liceo, volevo migliorare nella traduzione di Seneca : la professoressa mi propose una frase con una costruzione particolarmente ostica, allora mi suggerì di ripeterla a voce alta, più volte. Mi accorsi che ripetere quella frase, con coscienza del significato di ogni parola, mi permetteva di memorizzarne la costruzione grammaticale : allora ho capito che avrei potuto riconoscere lo stesso pattern anche in altri brani e devo dire che, oltre a migliorare oggettivamente nelle traduzioni, da quel giorno applico il metodo ogni volta che mi trovo a studiare un elemento grammaticale ostico in una lingua nuova, e funziona sempre.

Penso che uno dei motivi che ostacolano l’apprendimento di una lingua sia il tentativo di tradurre parola per parola ciò che si dice nella propria lingua madre, ma raramente esiste una corrispondenza uno-a-uno tra le frasi, in lingue diverse : conviene invece provare a capire come quelle frasi si strutturano,  o magari le parole stesse in una certa lingua, per poi provare a usarle combinandole insieme.” 

 

‘Usare la memoria, insomma un po' come un laboratorio ? E’ nata così la tua passione per la matematica ?’

“Sono sempre stato attratto dai numeri e dai concetti che ne derivano, volevo scoprire sempre di più. Una mia professoressa al biennio del liceo diceva : ‘La matematica è fatta di mattoni. Ogni concetto porta a un altro che si sorregge sul precedente’. Ecco, la matematica mi piace perché si sviluppa coerentemente, e può espandersi continuamente mano a mano che si scoprono nuovi teoremi.”

‘Poi hai scoperto che esiste la Linguistica, anche come materia universitaria…’

“Sì, è un po' più difficile da spiegare… Tutti incontriamo la matematica fin dalle elementari, ma non si può dire lo stesso per la linguistica che è materia universitaria per le Facoltà di ‘Lettere’ e di ‘Lingue straniere’ : per ‘linguistica’ si intende generalmente ‘lo studio scientifico del linguaggio’, e io ho una certa dimestichezza con le lingue. Mi piace sempre scoprire come le lingue arrivano ad esprimere i concetti, e poi anche quali sono le peculiarità delle culture che le usano. Poco prima del mio esame di maturità scientifica ho scoperto che esisteva la Linguistica, come scienza generale che permette di astrarre le proprietà delle lingue e capirne il ruolo nella società : ho capito che era esattamente ciò che piaceva a me. 

 

‘Secondo te una buona memoria è una difesa per i bambini, e perché ?’

“Sicuramente una buona memoria permette ad un bambino di avere meccanismi di difesa migliori. Imparare dai propri errori permette di conoscere le conseguenze delle proprie azioni, e di regolare di conseguenza il proprio comportamento nel momento in cui ci si ritrova in situazioni simili ad esperienze passate. Ricordare esperienze, avvenimenti, anche storici, situazioni diverse, consente di agire in maniera consapevole. In più, avere memoria di quanto si è appreso concede una possibilità : quella di avere accesso alle proprie conoscenze, per poter affrontare situazioni con soluzioni nuove, e quindi ulteriormente apprendere, e progredire.”

 

 

A cura di Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 4 aprile 2024

 

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