E’ semplice/1.
“L’aggettivo semplice si applica a una relazione – relazione e rapporto sono sinonimi -, che è una relazione fra termini… Non sono gli unici termini esistenti al mondo, sono quelli che prescelgo, diciamo, nell’introduzione di oggi : la relazione semplice che designo è la relazione di imputazione… Il riconoscere che c’è stato atto è semplice.”[1]
L’inconscio, quindi il pensiero, non è una narrazione ma una attribuzione[2]: anzitutto attribuisce gradimento, da cui ogni altra attribuzione consegue. Il linguaggio è dunque ‘sintesi’[3] di un potere niente affatto innato : in vista di quella ‘sintesi’, nessuno può imporre ad un bambino la parola.
Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 1 ottobre 2024
[1] Tratto dalla Prolusione di Giacomo B. Contri 5 novembre 2016, Simposio 2016 – 2017 ‘La civiltà dell’appuntamento. Per amor di legge.’ Organizzato da ‘Società Amici del pensiero – Sigmund Freud’ Milano.
[2] Cfr anche https://tutorsalus.net/index.php/it/pensare-da-partner/599-si-o-no
[3] ‘Ereditare da un bambino. Perché no ?’, Marina Bilotta Membretti (2014) Grup. Editoriale L’Espresso ISBN 978-88-91081-63-6, p. 28