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“Ereditare da un bambino. Perché no ?” [1]

Illustrazione originale di Stefano Frassetto[2]

 

 

“…Nel pomeriggio (lunedì 30 marzo) padre e figlio vennero a farmi visita durante l’orario di ricevimento… Il padre cominciò dicendo che nonostante tutte le spiegazioni, la paura dei cavalli non era diminuita…

Ma mentre ascoltavo il racconto della sua fobìa dei cavalli, guardandoli seduti entrambi davanti a me, mi balenò un altro pezzo della soluzione…

Scherzando, chiesi ad Hans se per caso i suoi cavalli portassero gli occhiali, cosa a cui rispose negativamente, poi se suo padre portasse gli occhiali, cosa a cui rispose di nuovo negativamente e se, contro ogni evidenza, con il nero intorno alla bocca non intendesse i baffi : allora gli rivelai che aveva paura del suo papà, proprio perchè voleva così tanto bene alla sua mamma…

Probabilmente credeva che questa cosa facesse arrabbiare il papà ma non era vero, perché il papà gli voleva bene e a lui poteva dir tutto senza paura…

‘Perché mai pensi che io sia arrabbiato con te ?’ – mi interruppe a questo punto il padre – ‘ti ho forse sgridato o picchiato ?’

‘Oh, sì mi hai picchiato’, corresse Hans.

‘Non è vero. E quando ?’

‘Stamattina’, ammonì il piccolo ed il padre si ricordò che Hans con la testa lo aveva colpito a sorpresa nella pancia e lui di riflesso gli aveva dato una botta con la mano. Era interessante il fatto che lui non avesse messo in relazione questo dettaglio con la nevrosi. Ma adesso lo intese come un’espressione della disposizione ostile del bambino nei suoi confronti, forse anche come manifestazione del bisogno di ricevere una punizione per questo…

Dopo questa consultazione, ricevetti quasi quotidianamente resoconti sui mutamenti di condizione del piccolo paziente… Come si vide, adesso gli si era aperta la possibilità di palesare le proprie produzioni inconsce e far decorrere la propria fobìa...”[3]

 

                                                     Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 27 ottobre 2020

 

 

[1] “Ereditare da un bambino. Perché no?”, Marina Bilotta Membretti (2014) Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (oggi GEDI Gruppo Editoriale SpA) Isbn 978 88 91081 63 6 - saggio breve sulla competenza individuale nella cura del pensiero.

[2] Stefano Frassetto è nato a Torino nel 1968. Dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Torino, ha iniziato come vignettista e disegnatore per alcuni giornali locali. A metà anni novanta ha cominciato a pubblicare anche in Francia, prima col mensile ‘Le Réverbère’ e in seguito col quotidiano ‘Libération’ : passato a sviluppare l’attività di fumettista col personaggio di Ippo per ‘Il Giornalino’ e poi la striscia ‘35MQ’ per il quotidiano svizzero ‘20 Minuti’, con l’anno 2000 fa il suo esordio su ‘La Stampa’ come ritrattista per le pagine culturali e per l’inserto ‘Tuttolibri’, poi per il settimanale culturale ‘Origami’. Oggi è anche ritrattista e illustratore presso il quotidiano svizzero ‘Le Temps’.

[3] “Il piccolo Hans”, Sigmund Freud (1908) – Feltrinelli Editore Univ. Economica (2010) pp. 155-156 : quando i genitori si rivolgono a Freud, Hans ha meno di cinque anni.

 

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