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...Impossibile lavorare soli.

 

 

Qualunque manifattura – un libro, come un abito - richiede competenze diverse, coordinate, collaboranti, mai obbligatorie :  e forse sta in questa non obbligatorietà il cuore della soddisfazione, questione esclusivamente umana perché si fonda sul lavoro.

Come si spiega allora la ingenuità della ripetizione nevrotica, e di quella che anche comunenemente chiamiamo fissazione, cioè impedimento patologico a riconoscere la presenza efficace di un altro reale ?

Sarebbe sufficiente segnalare la impotenza di una mitica ‘jouissance’ che non può che restare incatenata ad un unico, irrelato altro che partner non è : mentre sappiamo che persino i genitori, in quanto uomo e donna, si presentano fin da subito al bambino come partners al collaudo, e tali converrà che si mantengano.

Una patologia psichica premia insomma il mentire sulla solitudine, persino nel bambino e persino quando la si asserisca come ‘autonomia’ : è in effetti una bugia e fino alla più sconcertante amnesia, ma agìta dietro intimidazione di dover rinunciare alla propria soddisfazione, di cui quella ‘jouissance’ è solo una parte e per quanto brevemente essa sia stata pur sperimentata.

‘Heimlich’ – da ‘heim’, casa – usa Freud per indicare qualcosa ‘che appartiene alla casa’[1], e ‘unheimlich’ per indicare il suo contrario che suscita diffidenza, e poi angoscia quando la ‘non familiarità’ venga rimossa, allontanata cioè, ma senza elaborazione.

Occorsero anni a Freud per arrivare a collegare lo scioglimento dell’angoscia, quale soluzione alla corrosione patologica operata dalla melanconia, alla mitologia[2] del Titano Prometeo - punito dagli dei per aver loro rubato il fuoco – e di Eracle[3] il quale, salvando Prometeo e con lui sia il fuoco che l’acqua di cui infatti l’umanità già disponeva, conferma la legge che regola l’umanità : il mito però trascura la realtà dei sessi che, pur nella loro differenza, possono cambiare posizione nella partnership.

Gli dèi insomma hanno dato origine ad un frainteso che di rado viene liquidato e rischia nell’immaginario di passare ad eroica iper-responsabilità[4].

 

                                            Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 2 maggio 2021

 

<Riferim.illustr.: 0_5520117_125008.jpg>

 

 

[1] ‘Il perturbante’, S.Freud (1919) in “Sigmund Freud. Opere II”, Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (2006), pp.761-763

[2] E’ infatti del 1931 la pubblicazione de ‘L’acquisizione del fuoco’ di S.Freud : qui ho fatto riferimento alla traduzione di Giacomo B.Contri (2007) per ‘Studium Cartello – Il lavoro psicoanalitico’, e-book.

[3] Eschilo (525 a.C.-456 a.C.) è autore sia de ‘Il Prometeo incatenato’ sia de ‘Il Prometeo liberato’ : di questa opera restano però solo alcuni frammenti e riferimenti in altri autori.

[4] “Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò”/ Genesi 1, 27.

 

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