Certezza. [1]
Il vantaggio di una vocazione[2] / 11.
“L’esperienza ci mostra che un elemento psichico, ad esempio una rappresentazione, non è in genere cosciente in modo durevole. E’ tipico invece che questo esser cosciente si dilegui rapidamente; la rappresentazione che ora è cosciente, fra un momento non lo è più…”[3]
Non è recente la scoperta che la suscettibilità della coscienza alle suggestioni, fino alle amnesie ed al sonno ipnotico, la renda un interlocutore poco affidabile nella cura del pensiero : qualunque intervento, dunque, diretto a distanziare la coscienza dalla memoria può ritenersi senz’altro imputabile di danno ad un soggetto, con i costi che ne conseguono.
Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 28 agosto 2022
<Illustrazione originale di Gianni Russomando[4]>
[1] “Il pensiero di Freud si muove nell’ordine della certezza raggiunta per osservazione e inferenza… Freud raggiunge la certezza nella psicoanalisi per abbandono dell’ipnosi…” Cit. da : “La formazione dello psicoanalista” – Parag. II ‘Certezza’ in ‘THINK!’ di Giacomo B. Contri 12 maggio 2014.
[2] www.tutorsalus.net/index.php/it/pensare-da-partner/253-il-vantaggio-di-una-vocazione-psicoanalista-e-professione
[3] P.102 ‘L’Io e l’Es’, S. Freud (1923) Bollati Boringhieri editore (2021).
[4] Gianni Russomando, note di biografia : “Nato a Vercelli nel 1956 e diplomato presso l’Istituto di Belle Arti di Vercelli, mi definisco un semplice ‘amanuense’, lontano mille miglia da mostre, concorsi, esposizioni”.