Seduta stante.
Il vantaggio di una vocazione / 20[1].
“Se ciò che diventa cosciente come piacere o dispiacere viene indicato come un ‘quid’ quantitativo-qualitativo nel corso dell’accadere psichico, si presenta il problema se questo ‘quid’ possa divenire cosciente là dove si trova… L’esperienza clinica… mostra che questo ‘quid’ si comporta come un impulso rimosso.”[2]
L’osservazione di Freud si riferisce alla funzione censoria della coscienza nei confronti del cambiamento, e nei confronti della istituzione di un bivio che il pensiero percepisce, anche fisicamente, rispetto alla propria nevrosi…
La legalità della coscienza è imputabile, come sappiamo : se tale legalità resta incontrastata essa conduce fino a dimenticare - seduta stante - cosa il pensiero stava dicendo.
Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 5 marzo 2023
Illustrazione originale di Gianni Russomando.[3]
[1] www.tutorsalus.net/index.php/it/pensare-da-partner/253-il-vantaggio-di-una-vocazione-psicoanalista-e-professione
[2] ‘L’Io e l’Es’, S. Freud (1922) – ‘OSF, Vol. IX’ Bollati Boringhieri 2020, p.485
[3] Gianni Russomando, note di biografia : “Sono nato a Vercelli nel 1956, diplomato presso l’Istituto di Belle Arti di Vercelli, mi definisco un semplice ‘amanuense’, lontano mille miglia da mostre, concorsi, esposizioni.”