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A scuola di filiera.

 

‘Mechatronics Day. La meccatronica e le nuove generazioni… verso la quinta rivoluzione industriale’, Istituto S. Ambrogio ‘Salesiani Don Bosco’ e CNOS-FAP ‘Salesiani Don Bosco’, Via Copernico 9 Milano. Nella foto, la copertina del programma del Convegno che ha aperto e concluso le attività della giornata.

 

 

Il vantaggio di una vocazione[1]/32.

“La competenza legislativa di un soggetto sta nel fare di sé l’apparato ‘ad-paratus’ a ogni recezione soddisfacente dall’universo di tutti gli altri.”[2]

 

Personalmente sono favorevole, per mia stessa esperienza, ad un apprendimento ‘basic’ della meccanica – materia scolastica da privilegiare – e ad una introduzione delle materie umanistiche che sia successiva all’apprendimento consolidato di differenti tecniche di lavoro manuale.

Ho ascoltato con piacere dalla voce diretta di uno dei Relatori intervenuti al ‘Mechatronics Day’ lo scorso 9 maggio, incoraggiare la specializzazione professionale a ‘formarsi in filiera’[3] anziché, come tradizionalmente il lavoro meccanico veniva inteso dalle generazioni precedenti, mirare al risultato di una competenza tecnica assoluta, isolata, in qualche modo asservita all’oggetto, frenata nel coltivare collaborazioni altrui anche specialistiche. Ma cosa può insegnare ai più eruditi un lungo ed attento apprendimento al tornio ?

Anzitutto che ‘pensiero’ non è ‘procedura’ : è la ‘procedura’ infatti che ‘serve’ il proprio pensiero in cui l’altro-partner resta, anche in sua fisica assenza, come riferimento teorico ed esperienziale in quanto l’esperienza che rende efficace la memoria è l’esperienza con un altro-da-me intervenuto in mio favore : all’esperienza favorevole infatti noi attingiamo per superare gli ostacoli, al tornio e nella vita.

Il pensiero insomma mantiene efficacia ed una sua propria capacità imprenditoriale a partire dalla sua facoltà originaria, e cioè quando non si riduce a razionalizzazione, calcolo, ipotesi senza sussistente realtà di rapporti, scivolando allora in un patologico asservimento alla Macchina o  alla Teoria – l’antinomia del ‘motore immobile’ - anziché mantenere quella capacità di sintesi che non è affatto innata ma, fin dalla nascita, subito pronta all’uso.

I tecnici insomma sono nostri eccellenti alleati nella scienza.

 

Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 28 maggio 2024

 

 

[1] www.tutorsalus.net/index.php/it/pensare-da-partner/253-il-vantaggio-di-una-vocazione-psicoanalista-e-professione

[2] In ‘Il pensiero di natura. Dalla psicoanalisi al pensiero giuridico’, di Giacomo B. Contri (1998) SIC Edizioni – ‘Preambolo’ p.72-73

[3] La citazione è tratta dall’intervento dell’ingegner Fabrizio Felippone, vice presidente ‘Gruppo meccatronici’ di Assolombarda. Altri partecipanti alla tavola rotonda : prof. Ing. Paolo Rocco, docente al Politecnico di Milano; ing. Sabina Cristini, presidente del ‘Gruppo meccatronica’ di ANIE Automazione; ing. Enzo Birindelli, presidente di ANIPLA; ing. Claudia Persico, vice presidente di Federmeccanica; ing. Lorenzo Molinari Tosatti, direttore di STIMA-CNR; ing. Gianluigi Viscardi, presidente di CFI, Cluster Tecnologico Nazionale ‘Fabbrica Intelligente’; ing. Raffaele Crippa, direttore ‘Fondazione ITS - Lombardia Meccatronica’; ing. Ernesto Imperio, giornalista e docente al Politecnico di Milano.

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