Loading color scheme

Domande?

 

Nella foto, un flash da : ‘Sony World Photography Awards 2023’, Milano - ‘Museo Diocesano Carlo Maria Martini’.[1]

 

 

“… c’è una norma che non è prodotta da un precedente diritto, ma da una domanda che ha fatto diritto cioè norma, e psicologia a un tempo.” [2]

 

 

A chi mai verrebbe in mente di pronunciar parola, se almeno una volta nella vita – e persino nell’antichità più profonda della propria infanzia - la sua parola non avesse mosso l’altro in proprio favore ?

Quando se ne riconosce l’offerta, allora nasce domanda : così che reale può essere soltanto una offerta che provoca domanda. 

 

Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 23 gennaio 2024

 

 

[1] ‘Sony World Photography Awards’, è uno dei concorsi più prestigiosi al mondo per la fotografia contemporanea : alcune foto del ‘Sony World Photography Awards 2023’ sono state ospitate presso il ‘Museo Diocesano Carlo Maria Martini’, Milano dal 3 luglio al 3 settembre 2023). La gratuità del concorso permette a fotografi di tutto il mondo di trovare supporto al proprio talento: ai quattro concorsi previsti dalla edizione 2023 – Professional, Open, Student, Youth – hanno partecipato più di 415.000 immagini provenienti da oltre 200 Paesi e territori.

[2] Citaz. da : ‘Una psicologia amica e L’eunuco scientifico‘ di Giacomo B. Contri in ‘La Città dei malati’, a cura di Maria Antonietta Aliverti, Raffaella Colombo, Giacomo B. Contri, Maria Delia Contri, Marina Massimi, Giorgio Moretti - SIC Edizioni (1994), p.25

omogeneizzati.

 

 

 

“La nostra psicologia è quella che ha come soggetto quello che viene istituito effettivamente, per il solo fatto che a un corpo umano viene imputata la soddisfazione, non fosse che per essere stato allattato una volta. Trattandosi ordinariamente di neonati, è escluso che gli sia stata imputata per i suoi meriti.”[1]

 

Sanzionare la soddisfazione avvia quello che Freud chiamò ‘inconscio’ : non lo chiamò  ‘Es’.

 

Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 5 gennaio 2024

 

Illustrazione originale di Gianni Russomando.[2]

 

[1] Citaz. da : ‘Una psicologia amica e L’eunuco scientifico‘ di Giacomo B. Contri in ‘La Città dei malati’, a cura di Maria Antonietta Aliverti, Raffaella Colombo, Giacomo B. Contri, Maria Delia Contri, Marina Massimi, Giorgio Moretti - SIC Edizioni (1994) pp.58-59

[2] Gianni Russomando, note di biografia : “Sono nato a Vercelli nel 1956, diplomato presso l’Istituto di Belle Arti di Vercelli, mi definisco un semplice ‘amanuense’, lontano mille miglia da mostre, concorsi, esposizioni.” 

Igort[1], e l'azzurro.

Particolare di una tavola di Igort presentata nella mostra ‘Il Muschio e la Carne. Anatomia dei sensi nel Giappone di Igort’ per la ‘Project Room’ del ‘Padiglione d’Arte Contemporanea’/ PAC di Milano durante l’evento ‘Japan. Body_Perform_Live’,  a cura di Shihoko Iida e Diego Sileo (22.11.2022-12.02.2023).

 

 

‘Blue’ è, nella lingua inglese, il colore di una malinconica, e un po’ ostile, rassegnazione. Ma altrove è il colore che favorisce il passo, l’inizio di un moto : è questa ‘la zona’ da cui Igort sa come non lasciarla mai ?

Ti illudi di poter parlare e disegnare allo stesso tempo, o di poter suonare e parlare insieme, al peggio quando vuoi parlare mentre mangi, e così lasci la zona. Ma puoi ascoltare mentre colori, o esegui qualcosa che avevi già progettato, e così non lasci la zona dove produci qualcosa che non sia un ‘déjà vu’, meglio ancora se ti ascolti quando parli : e poi uno che ha cura di te non ti chiederebbe mai di fare due cose assieme, nemmeno se tu fossi un bambino.

Ascolti quando ripari un giocattolo, anche quando mangi ascolti, quando premi sul foglio la punta della matita : ma non puoi ascoltare quando guardi un film, quando sorvegli lo smartphone, perché allora – e solo allora – il tuo cervello coglie appena, sfumature delle parole intorno, e persino dei discorsi più infimi e umilianti quel che ti resta è nell’aura dell’immaginazione la quale, si sa, è manovrabile.

Ho pensato che i libri e le tavole di Igort sono per bambini e sono per adulti, ma non sono per l’adolescenza : un bambino accetta le difficoltà, persino le mancanze del partner quando queste sono un sospeso, chiaramente un non definitivo, anzi sono proprio i bambini che offrono al partner che ha mancato, una nuova chance.

Era già l’universo dei Fratelli Grimm che riuscirono, all’inizio del XIX secolo e per un intento forse nazionalistico eppure democratico, a trasferire ai bambini le stesse non facili storie che gli adulti si raccontavano a voce davanti al focolare.

L’ascolto è temuto nell’adolescenza, fin da subito lo si contesta e si scaccia il segno che non appartiene, lo si commenta compulsivamente come un inciampo ed un impiglio, l’adolescenza sconta una lunga illusione, lo zoccolo duro della Cultura.

L’universo di Igort non sembra conoscere la tradizionale separazione, non ci sono due universi, uno femminile ed uno maschile : qui ci interessa che quando le donne possono essere criticate o apprezzate, tanto quanto gli uomini, difficilmente passano poi ad oggetto di un’aggressività che è di genere, verbale o non.

L’universo femminile è una astrazione perché c’è, ad esempio, un piacere ‘grafico’ che non conosce le differenze di sesso : e le grafie del sogno notturno, sebbene visive, sono un caso di opera viva del soggetto dormiente che riconduce e giudica la realtà, adeguatamente.

Tornerò quindi successivamente su questo autore.

 

Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 3 novembre 2023

 

 

 

[1] Maestro della graphic novel e illustratore, sceneggiatore, regista, musicista, Igor Tuveri - in arte Igort - nasce a Cagliari nel 1958 : comincia a Bologna, pubblicando già alla fine degli anni ’70. Nel 1980 esce il suo primo album solista, edito da Italian Records, dal titolo ‘Radetzky e gli isotopi’; è ora collaboratore fisso di Linus, Frigidaire, Alter Alter, L’echo des Savanes, Vanity e The Face. Nel 1983 è tra i fondatori di Valvoline, pochi anni dopo è a Parigi con Metal Hurlant, fra i cui fondatori è Moebius. Negli anni ’90 si trasferisce a Tokyo, dove dal 1991 inizia una collaborazione con la casa editrice Kodansha, che durerà per quindici anni. Nel 2000 è co-fondatore con Carlo Barbieri della casa editrice Coconino Press. Nel 2002 edita ‘5 è il numero perfetto’, che nel 2003 vince il premio come miglior libro dell’anno alla ‘Fiera del libro’ di Francoforte e che nel 2019 diventa un film, interpretato - fra altri - da Toni Servillo, Valeria Golino, Carlo Buccirosso ed è diretto e sceneggiato da Igort : il film viene presentato in anteprima al Festival di Venezia ed in seguito anche a numerosi altri Festival internazionali. Sempre con ‘Coconino Press’ Igort edita ‘Fats Waller’. Inizia la serie ‘Baobab’. Nel 2010 ha già vissuto in Ucraina e in Russia, edita con Mondadori ‘Quaderni ucraini’, cui segue ‘Quaderni russi’ e nel 2014 ‘Quaderni giapponesi’. Nel 2017 annuncia di abbandonare ‘Coconino Press’ e ‘Quaderni giapponesi’-vol.2 esce per Oblomov Edizioni : nel 2018 riceve il premio del pubblico al ‘Biografilm Festival’ di Bologna. Ancora nel 2018 è nominato direttore di Linus. Nel 2019 i ‘Quaderni giapponesi’ vengono esposti al British Museum nella mostra sui manga curata da Paul Gravett. Nel 2023 (maggio-settembre) a Pisa, ‘Palazzo Blu’, viene presentata la mostra ‘Igort. Attraversare le forme’.

Squisito.

 

Illustrazione originale di Gianni Russomando[1]

 

 

“… Ogni cervello costruisce i suoi circuiti e i suoi tracciati in un modo estremamente individuale: non solo perché le cellule e i relativi collegamenti  sono diversi in ogni individuo già alla nascita, ma perché le esperienze che si accumulano sono differenti e vengono codificate in modo diverso.”[2]

 

 

Ciò che ognuno riconosce come esperienza è stata un appuntamento : di cui ognuno anche resta l’unico depositario. Un pensiero, infatti, non può essere trasferito automaticamente, e nemmeno nella sottomissione ipnotica.

 

Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 16 ottobre 2023

 

 

[1] Gianni Russomando, note di biografia : “Sono nato a Vercelli nel 1956, diplomato presso l’Istituto di Belle Arti di Vercelli, mi definisco un semplice ‘amanuense’, lontano mille miglia da mostre, concorsi, esposizioni.” 

[2] ‘Viaggio nel mondo del paranormale. Indagine sulla parapsicologia’, Piero Angela – Mondadori Libri Spa (ediz. 2022) pag.17

Save
Cookies user preferences
We use cookies to ensure you to get the best experience on our website. If you decline the use of cookies, this website may not function as expected.
Accept all
Decline all
Analytics
Tools used to analyze the data to measure the effectiveness of a website and to understand how it works.
Google Analytics
Accept
Decline
Unknown
Unknown
Accept
Decline